Piano regionale rischio maremoto
Con la DGR n. 22 del 27 gennaio 2022 la Regione Lazio ha approvato il Piano regionale per il rischio maremoto.
Sebbene maremoto o “tsunami” faccia pensare ai drammatici eventi che colpirono le coste dell'Oceano Indiano nel 2004 o del Giappone nel 2011, bisogna ricordare che anche le coste del Mediterraneo sono a rischio maremoto a causa dell’elevata sismicità e della presenza di numerosi vulcani attivi.
Dal 2005 l’Italia partecipa al sistema di allertamento internazionale per il rischio maremoto nel Nord Est Atlantico, Mediterraneo e Mari collegati “NEAMTWS”, sotto il coordinamento Unesco.
La direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 febbraio 2017 recante “Istituzione del Sistema d’Allertamento nazionale per i Maremoti generati da sisma – SiAM” prevede all’art. 2 che le componenti e le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile aggiornino le rispettive pianificazioni di emergenza. Con il Decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile del 2 ottobre 2018, sono state fornite le indicazioni per l’aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile per il rischio maremoto.
L’Agenzia Regionale di Protezione Civile, ai sensi della citata Direttiva e Decreto, in coordinamento con gli Uffici del Dipartimento della Protezione Civile, facendo riferimento alla prima individuazione speditiva e al successivo aggiornamento delle aree costiere potenzialmente esposte rese disponibili da INGV e ISPRA, ha predisposto il Piano Regionale per il Rischio Maremoto, che illustra gli elementi conoscitivi del territorio regionale, il modello di intervento del Sistema Regionale di Protezione Civile e contiene le indicazioni per l’aggiornamento della pianificazione di protezione civile dei comuni costieri.
L’Agenzia regionale di protezione civile, d’intesa con il Dipartimento della Protezione civile e con le Prefetture di Latina e Roma ha svolto due esercitazioni per posti di comando (rispettivamente il 10 ottobre 2019 e il 16 ottobre 2020), da cui sono emerse le principali criticità nella pianificazione del rischio maremoto: la popolazione esposta al rischio e le tempistiche di allertamento. Di tali criticità si è tenuto conto nell’elaborazione del Piano regionale e nelle indicazioni per i Comuni per l’aggiornamento dei piani di protezione civile per il rischio maremoto:
a. Pericolosità delle coste e zone di allertamento,
b. Procedure di allertamento della popolazione,
c. Modello d’intervento e principali attività,
d. Attività di informazione e comunicazione.
Nel Piano regionale sono infatti dettagliate tutte le informazioni, disponibili ed elaborate dall’Agenzia, relative al punto a) oltre che le indicazioni operative per i restanti punti b, c e d che dovranno essere utilizzate dai Comuni per aggiornare il proprio Piano di Protezione Civile comunale per il rischio maremoto.
Prima di sottoporre il Piano all’esame della Giunta regionale per l’approvazione, nel giugno 2021 è stato richiesto a tutti i Comuni costieri eventuali ulteriori informazioni, in particolare elementi del territorio costiero e della popolazione esposta che influiscono sulla determinazione del rischio maremoto, come anche un’attenta analisi della presenza di edifici strategici e rilevanti (censiti nelle mappe allegate al Piano) potenzialmente impattati dal maremoto.
Successivamente all’approvazione del Piano, l’impegno dell’Agenzia proseguirà nel supporto tecnico alle Prefetture ed ai Comuni per l’aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile di loro competenza.